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False convinzioni relative alle email

False convinzioni relative alle email

False convinzioni relative alle email

Anche se la usiamo tutti i giorni e, nella maggior parte dei casi ci è utile e non crea problemi, in realtà, a volte, sappiamo poco della posta elettronica.

In questo articolo sono riportate alcune false convinzioni relativamente alle email che chiariscono perché non possono essere utilizzate per la distribuzione sicura e a norma delle SDS ai destinatari dei prodotti.

Sono suddivise in credenze relative alla consegna e al valore di prova.

False convinzioni relative alle email - SDS FullService

La Consegna

M

Se l'indirizzo è giusto, l'email arriva sempre

Falso

C’è una buona probabilità che il messaggio arrivi a destinazione, ma ci sono anche cause endogene (il protocollo di trasmissione non fornisce garanzie assolute) ed esogene (casella email piena, server spento, ecc.), per cui l’email non arriverà mai ad essere depositata nella casella del destinatario.

M

Se il messaggio non viene considerato SPAM da un antispam, possiamo stare tranquilli

Falso

Ogni antispam (e ce ne sono centinaia) ha le sue regole e i suoi algoritmi. Per di più, ogni sistemista lo può tarare in modo più o meno cautelativo. Naturalmente, non c’è modo di sapere se un messaggio sia o non sia Spam. Gli antispam attribuiscono un valore di probabilità che somma vari fattori e permettono di fissare la soglia di probabilità sopra la quale il messaggio viene bloccato.

M

Se imposto l'opzione ricevuta di ritorno, quando l'email verrà aperta riceverò un messaggio di conferma

Falso

La grande maggioranza dei mail server ha l’opzione di risposta disabilitata per i messaggi che provengono dall’esterno della rete aziendale. Il motivo? Non fornire informazioni ad eventuali hacker o a motori che inviano in automatico email casuali per conoscere se una casella è esistente.

M

Se il messaggio non viene recapitato, ricevo una email di notifica dal server del destinatario

Falso

Quando si invia una email con un client di posta (Outlook, Thunderbird, Lotus Notes, Mac Mail, ecc.), è possibile richiederlo, ma non è garantito. Quando l’invio viene effettuato in modalità massiva da un mail server automatico, questa gestione deve essere prevista e appositamente programmata.

M

I casi di mancata ricezione sono così rari che non conviene prenderli in considerazione

Falso

Non bisogna farsi fuorviare dall’abitudine di inviare messaggi singoli a destinatari conosciuti. In realtà il numero delle email che non arriva a destinazione è significativo. Molto dipende dalla qualità del messaggio inviato (formattazione rigorosa, correttezza dell’indirizzo, considerazione delle regole applicate dagli antispam più diffusi, qualità e tipologia dei destinatari, disponibilità continua del server di ricezione, dimensione e controllo del riempimento delle caselle di posta, validità e aggiornamento del sistema antispam/antivirus, ecc.

La Prova

M

Il folder della posta spedita rappresenta una registrazione delle email inviate ai destinatari

Falso

L’archivio della posta inviata rappresenta solo quello che un utente afferma di aver spedito. Il destinatario del messaggio può sempre sostenere di non averlo mai ricevuto. E lo stesso mittente non può sapere se questo sia vero o falso.

In alternativa, il destinatario può sostenere di aver ricevuto l’email ma che questa conteneva un messaggio totalmente o parzialmente diverso da quello prodotto dal mittente, e lo stesso è vero per gli eventuali allegati.

I documenti contenuti nel folder della posta inviata si possono facilmente costruire o alterare, al punto che alcuni strumenti di posta permettono persino di spostare nel folder della posta inviata documenti che non sono mai stati spediti. Ancora più importante, non è in alcun modo possibile provare che questi documenti non siano stati manomessi (untampered proof).

M

La stampa di un messaggio inviato o ricevuto, rappresenta un modo valido per autenticarne il contenuto

Falso

Se il contenuto di una email è messo in discussione questo vale sia per la sua forma elettronica che per quella cartacea.

M

Il Time Stamp (data e ora) del messaggio di posta rappresenta un'evidenza temporale che un certo messaggio è stato inviato in un determinato momento

Falso

Il time stamp di un messaggio di posta dipende dal time setting del computer che ha inviato il messaggio. Di conseguenza il suo valore non ha alcun significato.

M

Se l'interlocutore risponde ad una email con una email di conferma, questo costituisce una prova che l'interlocutore ha ricevuto il messaggio e ha risposto con una conferma

Falso

Grazie alla facilità con cui un messaggio di testo può essere modificato o creato dal nulla, una normale email inviata o ricevuta, archiviata elettronicamente o stampata, ha uno scarso valore di evidenza in una qualsiasi aula di giustizia, a meno che la sua autenticità, e quella degli eventuali allegati, venga confermata da entrambi le parti in causa.

Il nostro team è a tua disposizione per aiutarti a gestire le SDS e a tenere sotto controllo le sostanze pericolose!